Sabato 11 febbraio la Fondazione Filatoio Rosso di Caraglio propone lo spettacolo teatrale Battaglie allestito da Teatro Selig, con la regia di Marina Bassani, interpretato da Marina Bassani, Lorenzo Bartoli e Gian Luca Gambino.
Lo spettacolo, a ingresso gratuito, inizierà alle ore 21.00.
Per maggiori informazioni telefonare allo 0171 618 300 o visitare il sito www.filatoiocaraglio.it
BATTAGLIE di Roland Topor e Jean-Michel Ribes
regia: Marina Bassani
con Marina Bassani, Lorenzo Bartoli e Gian Luca Gambino
scenografia a cura di Folco Soffietti, Michaela Lovato, Carla Tiberio, Ludovica Corponi
in collaborazione con Sara Corbelletto
traduzione: Marina Bassani
musiche: Studio Registrazione Gulp
Quattro brevi atti unici, due dialoghi e due monologhi scritti a quattro mani da Roland Topor, maestro del surrealismo, insieme a Jean-Michel Ribes, suo grande amico, autore brillante e direttore del teatro Rond Point di Parigi. Ogni atto a modo suo affronta lo stesso tema: il conflitto, la lotta, la battaglia. Il titolo Battaglie potrebbe adattarsi a qualsiasi altra commedia, che sia Amleto o il Gabbiano, perché il teatro si regge sempre su una battaglia.
La battaglia, secondo Jean-Michel Ribes, è alla base di ogni situazione drammaturgica. Sono quattro i conflitti: un conflitto metafisico, un conflitto interiore, un conflitto coniugale, e infine una sorta di vaudeville con un conflitto a tre, marito, moglie e amante.
Gli atti sono caratterizzati dalla brevità e da un tono onirico scherzoso. Non c’è spazio per la psicologia, per la riflessione, tutto accade in fretta. Assistiamo alle peripezie avventurose dei protagonisti, ma l’avventura, la situazione epica e maestosa si traducono in caricatura.
La letteratura seria qui diventa oggetto di parodia, le tirate dell’etnologo nella villa di Versailles, sono una parodia del discorso scientifico, il famoso racconto Il vecchio e il mare di Hemingway diventa occasione e spunto per una conversazione surreale. I nostri eroi han perduto ogni senso della realtà e diventano antieroi per eccellenza, più interessati a mangiare e a bere che non a vincere le forze della natura.
Protagonisti di queste battaglie sono un alpinista che si ritrova sulla terrazza del Monte Everest, a discutere con un originalissimo elegante turista; una donna che si congeda da un amante, il quale non vuole congedarsi; un improbabile etnologo, un consigliere europeo e l’amante, impegnati in un tira e molla assurdo in una villa di campagna nei sobborghi di Versailles. Cambiano i luoghi, le situazioni, tra città, montagna e campagna, ma la lotta resta sempre. Una lotta fatta soprattutto di parole.
Influenzati dal surrealismo e dal dadaismo, i testi degli atti unici scoppiettano di gag, frizzi, lazzi, battute, nonsense, malintesi, discorsi assurdi e scambi di persona. I tre attori sono sempre in scena, cambiando disinvoltamente i loro ruoli. A volte dialogano in due, a volte sono soli, a volte in tre. Qui l’attore, dice Ribes, deve avere l’intelligenza e la gioia del guerriero, ma un guerriero grottesco e sperso. Una specie di Don Chisciotte, che si perde dietro ai suoi pensieri! Insomma un antieroe!
Jean-Michel Ribes
Autore drammatico, regista e cineasta, Jean-Michel Ribes rivendica la fantasia sovversiva e l’immaginario, seguendo un percorso creativo libero, alla frontiera tra i generi.
Nel 2002 ha vinto il Grand prix du Théâtre dell’Accademia Francese e dallo stesso anno dirige il Théâtre du Rond-Point a Parigi.
Marina Bassani
Attrice e regista diplomata all’Accademia dei Filodrammatici di Milano, ha fondato il suo teatro indipendente a Torino, chiamato Teatro Selig, che racconta di personaggi liberi, alla ricerca della loro anima, personaggi di frontiera e in equilibrio su una corda (come i protagonisti delle storie di Robert Walser). Segue da sempre un filone femminile, uno comico e uno storico.
Tra i suoi ruoli più significativi: le donne comiche surreali e folli di Alan Bennett, il personaggio avventuroso di ¡Ay Carmela!, la figura aristocratica di Karen Blixen, le figure tragiche e vinte come La madre (tratto da Vita e Destino di Vasilij Grossman) o come Yossl Rakover, l’ultimo combattente nel ghetto di Varsavia.
Lorenzo Bartoli
Diplomato alla Scuola del Teatro Stabile di Torino, frequenta la scuola di perfezionamento Centro teatrale Santa Cristina diretta da Luca Ronconi. Continua la formazione con Julie Stanzak, Franco di Francescantonio, Gabriella Bartolomei. Partecipa a Crisi#12lab condotto da Fausto Paravidino. Vince Prova d’attore, presso il teatro Tangram Teatro Torino. Riceve una menzione speciale per Giovani Realtà del Teatro.
Collabora con vari registi: Mauro Avogadro, Valerio Binasco, Michele Di Mauro, Monika Dobrowolska, Jurij Ferrini, Marco Lorenzi, Didier Pitoiset, Carmelo Rifici, Carlo Roncaglia, Beppe Rosso, Paola Rota, Manfredi Rutelli, Gabriele Vacis.
È autore e interprete di monologhi: Pausa, Te che sei un estimatore della luna…, e Salvo buon fine (bisognerebbe anche occupare le banche).
Gian Luca Gambino
Diplomato presso la Scuola del Teatro Stabile di Torino, diretta da Luca Ronconi, e laureato in lettere moderne presso l’Università di Torino, ha collaborato come attore agli spettacoli di Luca Ronconi, tra cui Troilo e Cressida di William Shakespeare; Lo Specchio del Diavolo di Giorgio Ruffolo e anche, tra gli altri, Leopardi (regia Claudio Longhi) e La Comedie Humaine di Honoré de Balzac (regia Dominique Pitoiset).