PARTITO DEMOCRATICO PROVINCIA DI CUNEO
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Agli Organi di Stampa
LORO SEDI
Comunicato stampa del 4 marzo 2014.
Argomento – Tagli all’assistenza domiciliare: una decisione che ricade su cittadini e territori.
Nonostante la “caduta” del Governo Cota e le elezioni regionali imminenti stiamo assistendo a un nuovo massacro dell’assistenza da parte della Regione Piemonte che pare prendere di mira, questa volta, anziani, disabili e le loro famiglie.
Con una delibera del 30 Dicembre scorso, infatti, la Giunta regionale ha stabilito che una serie di importanti prestazioni, quali gli assegni di cura per gli anziani non autosufficienti (assegno che tutela la domiciliarità dell’assistenza agli anziani), una parte di spese per i malati di Alzheimer, per i malati nelle residenze sanitarie assistite, per il servizio trasporto disabili, non siano più considerabili capitolo di spesa della Sanità ma li ha definiti come servizi sociali erogabili extra lea, quindi attivabili in maniera discrezionale in base alle risorse messe a disposizione.
Questi servizi, quindi, non potranno più essere considerati “Sanità” ma dovranno essere erogati dai Consorzi socio-assistenziali (e quindi dai Comuni) con fondi ad hoc trasferiti dalla Regione e dallo Stato. Per l’Asl CN1 si tratta di 8 milioni e mezzo di euro che la Regione ha già provveduto a togliere dal bilancio dell’azienda sanitaria e non si sa, ad oggi, se siano già stati inseriti nel capitolo di spesa sull’assistenza.
Inoltre, se si fa una breve ricognizione di come sono stati spesi i fondi extra lea in questi anni, si evince come questi fondi siano stati distribuiti in maniera non omogenea sul territorio regionale. Su circa 30 milioni di euro, il 99,7% viene distribuito nei territori delle ASL torinesi e solo 18.900 euro all’ASL CN1. Se si fa un breve calcolo pro-capite risultano spesi 1 centesimo di euro pro-capite a Cuneo e provincia e 32 euro pro-capite a Torino città e periferia ovest. Le perplessità aumentano se si pensa che il totale dei fondi regionali per gli extra-lea è di 107 milioni di euro, come si legge nella rendicontazione per l’anno 2012.
La nostra provincia è dunque penalizzata due volte. Il Pd Provinciale, rilevato come ancora una volta siano i territori e i cittadini più deboli a pagare le conseguenze di scelte calate dall’alto, sostiene dunque il ricorso al Tar promosso dalla conferenza dei sindaci dell’Asl Cn1 che richiede la cancellazione della delibera. Si richiede inoltre che, se ci dovrà essere un taglio di risorse, si consideri il forte disequilibrio tra i territori, difendendo una politica territoriale sanitaria forte e che non penalizzi ancora una volta la nostra Provincia.
Referente Welfare PD Provinciale
Alida Anelli
Referente sanità PD Provinciale
Valeria Anfosso
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